Insegnare ai più piccoli a mangiare sano con tanto tanto gusto..cucinando con loro.😋
Ottimo modo per smaltire le uova di Pasqua (sempre che ne siano rimaste!).🐣
Ingredienti:
70 g biscotti di riso
30 g riso soffiato
25 g cacao amaro
50 g cioccolato fondente 90%
200 g yogurt greco
30 g zucchero di cocco
Versa i biscotti in una ciotola e sbriciolali con le mani. Aggiungi ora il riso soffiato ed il cacao amaro e mescola bene. Versa poi anche lo yogurt, lo zucchero di cocco ed il cioccolato sciolto e amalgama il tutto. Prendi il composto e mettilo sopra un foglio di carta forno, dagli la forma di un salame e richiudilo all’interno della carta forno.
Lascia nel freezer per almeno due ore.
Lascia fuori dal frigo per almeno 30 minuti prima di servire
CURIOSITA’!
Il Salame di Cioccolato, che celebra il 4 aprile la sua giornata nazionale, è un dolce conosciuto e preparato in tutta Italia, adatto a qualsiasi festività o momento di ritrovo.
La provenienza del salame di cioccolato è tutt’oggi incerta. Anche se molti dicono che sia una produzione d’origine portoghese, la versione italiana pare sia nata in terra siciliana, anche piuttosto recentemente, probabilmente, è nato verso l’inizio del 900.
A conferma della sicilianità del salame turco, un dato di tipo legislativo: nel 2012 è stato ufficialmente inserito nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani (PAT), elaborata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Non esiste famiglia che almeno una volta non abbia preparato il salame di cioccolato, in occasione di una festa per bambini dove di solito è il primo dei dolci a finire.
Nel Manuale di Nonna Papera, pubblicato negli anni 70, il Salame di Cioccolato è chiamato Salame Vichingo. Secondo “Nonna Papera”, che dedica un intero capitolo ai dolci preparati al di fuori dell’Impero Romano, i Vichinghi viaggiavano per mare ed amavano esporre sui fianchi delle proprie navi scudi alternati di colore nero e giallo. La colorazione degli scudi ha ispirato la presenza nel dolce del cioccolato (nero) e dei biscotti (gialli).
In Emilia Romagna non c’è pranzo pasquale che si concluda senza una fetta di questo dolce tanto semplice quanto goloso.
La tradizione dolciaria piemontese addirittura lo caratterizza rendendolo quanto più simile possibile all’insaccato a cui si fa riferimento nel nome del dolce.
I pasticceri piemontesi, infatti, lo avvolgono nella rete elastica ed aggiungono ai biscotti secchi presenti all’interno anche Nocciole del Piemonte IGP e Gianduja, rendendolo un dolce di qualità elevata. In Piemonte è conosciuto anche con il nome di Salame del Papa.